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La psicologia della Salute e il modello bio-psico-sociale

L'anno di nascita della Psicologia della salute è il 1979 quando viene costituita la 38 sezione all'interno dell'American Psychological Association intitolata Health Psychology anche se le sue radici vengono fatte risalire agli anni '50 e '60 e ai primi studi volti a valutare gli effetti dello stress sulla salute fisica.

Nel 1980 Matarazzo J. D., che fu il primo presidente della sezione americana, propose la definizione della Psicologia della Salute alla quale la divisione 38 dell'APA integrò la parte relativa al miglioramento del sistema di cura e l'elaborazione delle politiche sociali (Sirigati S. et 2008).Qui di seguito viene riportata la definizione definitiva: "La Psicologia della salute è l'insieme dei contributi specifici (scientifici, professionali, formativi) della psicologia al mantenimento della salute, alla prevenzione e trattamento della malattia all'identificazione dei correlati eziologici, diagnostici della salute, della malattia e delle disfunzioni associate.

Un ulteriore obiettivo consiste nell'analisi e miglioramento del sistemah di cura della salute e nell'elaborazione delle politiche della salute."La definizione, proposta da Materazzo  è a tutt'oggi considerata il punto di partenza della disciplina, e mette in risalto come la Psicologia della salute, volle, fin dai suoi primi passi distanziarsi dalla definizione di malattia data del modello medico classico; che inquadrava quest'ultima come uno scostamento dai parametri normativi.

Il modello esplicativo, che venne individuato come adeguato per lo studio della salute fu quello biopsicosociale, proposto,da Engel (1977), che individuava nei fattori psicologi, sociali e biologici le variabili necessarie per la comprensione e il trattamento della malattia; va inoltre rilevato come il modello, al contrario di quello classico, sia caratterizzato da una dimensione evolutiva. Il modello biomedico tradizionale,  che ha una chiara impostazione riduzionista, ipotizza che l'origine della malattia sia da rintracciare in cause biologiche; cause che sono oggettivamente rilevabili e identificabili.Il modello, biopsicosociale, propone una visione sistemica della salute e permette di cogliere gli effetti modulatori su quest'ultima delle variabili sociali e psicologiche (Braibanti P. 2008)Il paradigma approfondendo le variabili psicologiche e sociali permette di osservare la salute globale della persona e di dare maggiore enfasi, anche, alla sua promozione oltre che alla prevenzione (Zani B., et  2000).

La promozione della salute, così com'è declinata dalla carta di Ottawa, definisce sia i requisiti necessari per la salute ma anche le variabili che compongono la tsua  promozione:"Per promozione della salute si intende il processo che consente alla gente di esercitare un maggiore controllo sulla propria salute e di migliorarla. Per conseguire uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, l'individuo o il gruppo devono essere in grado di identificare e realizzare le proprie aspirazioni, di soddisfare i propri bisogni, di modificare l'ambiente o di adattarvisi. La salute vista, dunque, come risorsa di vita quotidiana, non come obiettivo di vita: un concetto positivo, che insiste sulle risorse sociali e personali, oltre che sulle capacita fisiche.

Di conseguenza, la promozione della salute non e responsabilità esclusiva del settore sanitario, ma supera anche la mera proposta di modelli di vita più sani, per aspirare al benessere."Per promozione della salute, si intende un processo nel quale la salute è una risorsa che permette alle persone di realizzarsi, e consente di spostare il focus dell'attenzione a tutte quelle dimensioni psicologiche che possono sia ostacolarla sia promuoverla.In sintesi:Gli interventi sia quelli di natura formativi sia di comunità sia psicoterapeutici, che vengono promossi dallo psicologo della salute devono confrontarsi con le tre variabili sopra descritte e del ciclo di vita in cui si trova la persona.

In quest'ottica la salute non è semplicemente l'assenza di malattia, lo scostamento da una norma statistica, ma è qualcosa di più ampio ed è correlata alla storia della persona. La salute è una risorsa che permette alla persona di realizzarsi, per cui l'intervento porrà attenzione a tutte quelle variabili, in primis a quelle psicologiche (essendo quelle l'oggetto dell'intervento di uno psicologo) che ostacolano l'individuo nel proprio sviluppo.

BibliografiaSirigati S., Casale S.,"Psicologia della Salute e psicologia clinica: oppure psicologia clinica della salute" Psicologia della Salute, 2008, 3, pp. 47 - 58. Edizioni Franco Angeli.

  • Zani B., Cicognami E., "Psicologia della Salute". Editore Mulino 2000.
  • Braibant P. "Pensare la Salute". Editore Franco Angeli 2008

Area di pratica professionale Psicologia della Salute

Psicologia della Salute

 

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Disturbi Psicologici

 

Qui di seguito troverete elencati alcuni dei disturbi che nell'attività clinica si incontrano con maggior frequenza. Per ognuno di questi riporto una breve descrizione tratta dal Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-V).

Ipnosi Ericksoniana

 

Milton Erickson fu uno psichiatra statunitense che dedicò la sua vita allo studio dei fenomeni ipnotici e ad oggi è riconosciuto come uno dei più importanti studiosi moderni dell'ipnosi.